"Fa che tutto sia fuoco dentro di me... davvero... fa che tutto sia fuoco dentro di me" (Litfiba)



domenica 7 novembre 2010

Angelo Langè - Vite in polvere - incontro con l'autore - Legnano 28/10/2010


Tutto è cominciato nel dicembre 2007, quando ho "incontrato" Angelo Langè grazie al documentario trasmesso su rai3 dal titolo Cocaina l'allarme sociale (opera in presa diretta di Roberto Burchielli e Mauro Parissone prodotta da H24). Per cominciare a conoscere Angelo, il suo lavoro, i suoi amici è fondamentale la visione di questa realizzazione e grazie all'amico iTaLiATv (questa è la sua pagina su youtube) posso proporvela interamente per la visione che come ho già scritto poco fa è fondamentale. Un altro sentito grazie va ai realizzatori e ai protagonisti che permettono la presenza su youtube della loro opera senza chiederne la rimozione; questa è la potenza della Rete: la conoscenza e l'informazione alla portata di tutti!

Cocaina Parte 1


Cocaina Parte 2

Cocaina Parte 3


Cocaina Parte 4

Cocaina Parte 5


Cocaina Parte 6


Cocaina Parte 7




Siamo arrivati alla parte 8 di quest'opera e purtroppo ci dobbiamo scontrare con una delle grandi multinazionali della musica: siccome nel segmento è contenuto un brano i cui diritti sono della WMG l'audio è stato disabilitato da youtube e quindi non possiamo neanche ascoltare i dialoghi. Me ne scuso, ma magari anche solo dalle immagini si possono trarre molte sensazioni.
 
Cocaina Parte 8

Riprendiamo i segmenti ora di nuovo con l'audio:

Cocaina Parte 9


Cocaina Parte 10


La naturale prosecuzione di questo racconto in immagini, è il libro pubblicato quest'anno da Rizzoli Vite in Polvere: possiamo ripercorrere la vita di Angelo con molti altri episodi avvenuti nel corso delle sue varie esperienze operative. Di sicuro traspare una quotidianità che per Angelo e i suoi amici (si avete letto bene, AMICI che riescono ad affrontare con il sorriso sulle labbra anche le situazioni più critiche) è riuscita ad esorcizzare la paura per una vita che certo normale non è. Da tutti i pori del libro traspare un'idea di giustizia un po' alla vecchia maniera, un po' alla TEX (posso dirlo Angelo?), ed è così che deve essere; mi ha fatto respirare di nuovo. Dopo tutto quello che leggo sul web, che ascolto in TV anelavo una boccata d'ossigeno come questa!
Provate ad assaporare la goduria dell'arresto di uno spacciatore oppure lo stesso amaro dispiacere provato da Angelo nel vedere degli anziani genitori crollare distrutti davanti al palesarsi della miseranda attività di un figlio amato e cresciuto con ben altre aspettative.
Provate ad assaporare l'immaginifico fantasticare durante le lunghe attese generate dagli appostamenti nei posti più strani.
E perchè no, provate ad assaporare il gusto unico del chinotto!

Un altro aspetto di cui Angelo ci rende partecipi è il degrado progressivo  che da  anni colpisce le aree ai confini della metropoli milanese (ma qui credo che il discorso si possa tranquillamente estendere a tutte le aree metropolitane!), veramente abbandonate a se stesse. La nostra "sensazione visiva" è che il fenomeno droga, il fenomeno spaccio, sia minore rispetto a 20 anni fa, ma in realtà non è così: sono cambiate le modalità di distribuzione e di consumo e quindi si vedono meno tossicomani in giro. In realtà esiste un universo parallelo degradato in cui lo spaccio e il consumo sono aumentati a livello esponenziale. Posti anonimi, normali, insignificanti di giorno (ad esempio i campi coltivati alla periferia della metropoli) con le tenebre diventano pericolosi: inoltrarsi in questi mondi reali  distorti fa rischiare la vita.
Angelo ci racconta che in lui gioca ancora molto la curiosità: il cercare di afferrare le assurde ragioni che spingono esseri umani di condizione diversissima tra loro a drogarsi, a cercare comunque rifugio e sollievo in una sostanza maligna.
Il libro contiene anche alcuni episodi della sua carriera  veramente esilaranti, ma anche in questi frangenti si può percepire la passione per il proprio lavoro che lo anima da sempre. Giustizia, passione per il proprio lavoro e gli amici: tre cardini del libro, della vita.
Tre cardini che si sublimano nell'idea dell'uguaglianza, nell'idea che tutti siamo "uno". Pensate che fuori dalla finestra dell'ufficio di Angelo sventola un lenzuolo trovato in una delle sue numerosi azioni, che riporta la scritta: "Qui nessuno è straniero: siamo tutti uguali nell'essere umani."
A questo punto cosa posso dire se non "massimo rispetto"?

Legnano 28/10/2010: Maniero di San Bernardino. Due degli organizzatori presentano Angelo Langè alla platea
 Dopo aver parlato un pò del libro e delle sensazioni suscitate, vi racconto della serata del 28 ottobre al maniero della contrada di San Bernardino a Legnano, dove ho potuto conoscere di persona Angelo. Dopo averlo visto in immagine, letto su carta, si è materializzato in tutta la sua umanità.
La serata è iniziata con un racconto che ci ha gelato l'anima, dimostrandoci quanto il fenomeno droga ci circondi più di quanto possiamo immaginare. I campi di Rescaldina, di Origgio, sono sedi usuali di spaccio: questa attività commerciale degenerata e degenerante ci sfiora da vicino e noi non ne siamo consapevoli. Mentre stava venendo all'incontro di Legnano, in autostrada dalle parti di Origgio in una piazzola ha potuto osservare le fasi di uno scambio tra acquirente e spacciatore: ha subito avvisato i colleghi del posto per un rapido intervento. Sempre al lavoro! massimo rispetto!!

La serata si è sviluppata partendo dalle immagini di "cocaina", il documentario del 2007 che vi ho segnalato all'inizio, da cui Angelo è partito per spiegarci meglio le sue dinamiche quotidiane lavorativa, raccontandoci episodi che non sono contenuti nel libro "vite in polvere".
La sua semplicità, la sua umanità sono gli aspetti che più mi hanno colpito. Mi è piaciuto sentirlo spesso parlare con il gergo della strada, che come racconta nel libro, è da sempre un po' la sua casa ed i suoi abitanti la sua famiglia. Ci ha raccontato la devastazione causata dalla droga, dalla cocaina in primis, da cui si crede di riuscire ad uscire in qualsiasi momento, ma che invece ti lega a se per tutta la vita.
Scusate faccio una parentesi musicale: io questa cosa l'ho imparata da adolescente grazie ad una canzone, "Cocaine" di JJ Cale. Portata al successo da Eric Clapton negli anni'70 (l'ho conosciuta quando facevo le medie) da sempre da molti è considerata un inno alla droga. Ma quando mai!! Il suo testo, devastante nella sua tristezza di fondo, racconta in maniera efficace lo schifo di questo che per molti assurge ad essere un vero e proprio paradiso artificiale che poi difficilmente riesci ad abbandonare.
Qui potete ascoltarla in una versione live di JJ Cale:

JJ Cale: "cocaine" (live)

"If you wanna hang out you've got to take her out; cocaine.
If you wanna get down, down on the ground; cocaine.
She don't lie, she don't lie, she don't lie; cocaine."

Ritornando alla serata mi ha emozionato il racconto di Angelo sulla sua recente visita alla Comunità di San Patrignano, dove i tossicodipendenti seguendo un particolare percorso di recupero, vengono riportati alla vita.
Ecco il video tratto dalla pagina di WeFree TV

Angelo Langè a San Patrignano per il WeFree Day 2010


Un'idea mi urla nella mente: di queste serate di Angelo dovrebbe essere fatto un video da distribuire a tutte le scuole per farlo vedere ai ragazzi senza nessuna censura. Secondo me aiuterebbe di più di 100 ore di educazione civica, ne sono certo!
Spero che qualcuno in qualche ministero ci pensi: non dovrebbe essere di difficile realizzazione.

Alla fine della serata Angelo ci ha anche raccontato della sua attività di "writer" e di "street artist".
Questo è il suo sito e questi sono due suoi video (tratti dalla sua pagina su youtube raggiungibile qui) con alcune delle sue opere:

angelo art 1


angelo art 2


Recentemente ha partecipato con un suo lavoro sui 150 anni dell'unità d'Italia raffigurante Giuseppe Garibaldi ad una competizione a Roma con finale di asta benefica. Ebbene la sua opera è stata quella venduta al prezzo più alto, con buona pace degli altri partecipanti professionisti!

Angelo con sullo sfondo la sua realizzazione dedicata a Giuseppe Garibaldi
Grazie alla gentilezza di Angelo (che mi ha mandato via mail le foto dopo aver letto questo articolo), posso aggiungere qualche altra immagine sulle fasi di realizzazione dell'opera dedicata a Garibaldi.








Poi, per chi lo voleva, ha autografato il suo libro: e che autografo!!! Guradate la foto:

Autografo da vero "writer"
Si è dimostrato disponibilissimo ad un ulteriore confronto in cui ha soddisfatto altre mie curiosità.
La serata è finita così in allegria, e se può bastare Angelo, grazie.
Grazie a te e alla tua squadra e a tutti quelli che lavorano per un mondo più "giusto". Ci spronate a fare come voi nella nostra vita di tutti i giorni, perchè il paese in questo momento ha bisogno dell'impegno di tutti, ma proprio tutti.
E' stato un onore averti conosciuto, spero di poterti incontrare nuovamente. Ciao.

Da sinistra: Angelo Langè e il sottoscritto alla fine della serata