"Fa che tutto sia fuoco dentro di me... davvero... fa che tutto sia fuoco dentro di me" (Litfiba)



martedì 27 settembre 2011

Sergio Bonelli: R.I.P.

Sergio Bonelli e Tex
Sergio Bonelli è morto ieri.
Sul web e sui giornali oggi ho letto tantissimi ricordi; voglio aggiungere il mio.
Ho iniziato a leggere a 5 anni sulle pagine di Tex grazie alla passione di mio padre; dopo poco mi hanno fatto compagnia mentre crescevo anche gli altri personaggi della "scuderia Bonelli": Zagor, Mister No, Ken Parker, e, più tardi, Martin Mystere, Dylan Dog. Erano molto di più di semplici "giornalini": mi tracciavano una direzione da seguire. Questo sia quando cavalcavo con la fantasia, che quando camminavo per la strada della vita.
Sergio seguiva tutto nella sua casa editrice: per questo ogni personaggio, anche quelli non creati o scritti da lui, era un poco anche suo.
In un'altra maniera, anche Sergio Bonelli, come mio padre, mi è caro nel cuore.

Buona cavalcata nelle verdi praterie Sergio e grazie.
R.I.P.

giovedì 22 settembre 2011

Pearl Jam Twenty: 10 euro spesi bene

Biglietto
Bellissimo documentario in musica, nato per celebrare i 20 anni di carriera del gruppo di Seattle.
Il regista Cameron Crowe è stato in passato giornalista musicale e il suo amore per la musica, la sua passione per i Pearl Jam trasuda letteralmente dalle immagini.

Il film inizia con l'analisi della scena musicale di Seattle della seconda metà degli anni '80 dello scorso secolo: si trattava di un vero e proprio calderone di idee, di voglia di suonare, di voglia di stupire e quello che ne scaturiva spessissimo era dell'ottima musica.
Dopo la morte per overdose del primo cantante Andy (quando ancora il gruppo non si chiamava Pearl Jam), viene reclutato Eddie Vedder con cui inizia la scalata al successo.
La competizione cittadina con i Nirvana all'inizio è molto sentita anche per le sprezzanti parole che Kurt Cobain all'inizio spendeva per i Pearl, anche se con il tempo si svilupperà un rispetto vicendevole culminato nell'accordo di non concedere interviste alla rivista TIME.
Il giorno della morte di Kurt i Pearl erano in Tour e le parole pronunciate da Eddie sul palco ascoltate dopo quasi 20 anni, riescono ancora a dare brividi di commozione.
Questi primi anni di carriera trasudano di energia:



Potranno ancora nascere gruppi così? Non credo!!

Leggendaria la "querelle" scoppiata a metà anni '90 con il colosso di vendita di biglietti Ticketmaster, accusato dai Pearl di monopolio allo scopo di tenere i prezzi dei biglietti dei concerti alti.
I Pearl non ci stanno e per il loro tour non useranno i canonici stadi, ma suoneranno fuori dalle città in spazi aperti: massimo rispetto per i ragazzi!

Sempre a metà anni '90 arriva la collaborazione con Neil Young da molti considerato il papà del grunge; un disco (Mirror Ball) ed un tour al fulmicotone. Il papà ci da dentro per stare al passo con i suoi figlioletti (o è il contrario? Bho??)




Nel 2000 c'è la tragedia danese di Roskilde dove muoiono una decina di ragazzi per la calca sotto il palco. Nel film appaiono immagini di puro dolore con i Pearl che assistono impotenti dal palco con le lacrime agli occhi. Questo episodio rappresenta nella musica del gruppo un vero e proprio "turning point": niente sarà più uguale a prima e una nuova consapevolezza viene raggiunta.
Molto spazio nel film hanno le immagini del concerto del 2006 all'Arena di Verona, location molto evocativa che ispira molto Eddie.



Il gruppo cresce, matura, e noi con loro. Ma se è il caso siamo sempre pronti ad alzare l'amplificatore al massimo!!!

In conclusione si tratta di un film imperdibile per i fan, ma anche per chi non lo è: si tratta di una "buona novella". Una storia di ragazzi che diventano uomini con ottima musica che scorre nelle vene.

"Keep on rockin' in a free world!!!"