A farne le spese in quell'occasione è stato Avatar di James Cameron, di cui parlo diffusamente qui.
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Devo proprio dire che il film sugli sminatori dell'esercito americano che operano a Baghdad, non mi è piaciuto. Gli iraqeni sono visti nella totalità del film come pericolosi terroristi/assassini o come perfetti idioti. Non c'è nessuna analisi del perchè il paese si trovi in quella devastante situazione e mi è sembrato solo un gigantesco spot a favore dell'intervento e della permanenza degli occidentali nel paese.
Niente a che vedere, per esempio, con la poesia e con l'umana vicinanza che Roberto Benigni ha prodotto con il suo film “la tigre e la neve”.
Secondo la mia modesta opinione di spettatore (magari di parte in quanto da sempre fan del cinema di James Cameron) non ha nessun senso aver preferito The Hurt Locker a quel vero monumento al cinema e all'essere “uomo” che è Avatar.
Forse nell'attribuzione del premio Oscar oramai entrano in gioco così tante variabili che non viene più premiato il film, il cinema.
Da spettatore, da uomo,di nuovo grazie a James Cameron e al suo film.
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