Il viaggio è musica e la musica è viaggio. Non è questione di distanze, ma di sensazioni.
Mark Knopfler è uno dei miei artisti “di formazione”: negli anni delle mie scuole medie inferiori (la fine dei mitici anni ’70), mentre i miei amici ascoltavano altro, io crescevo al suono dei Dire Straits (il gruppo di Mark) e dei Police. Le loro canzoni mi hanno spronato a conoscere l’inglese perché volevo sapere cosa mi stavano dicendo. E che gioia nel 1985 ritrovare Mark e Sting insieme sul palco di Wembley del LIVE AID a duettare insieme nell’intrigante “pezzaccio” rock “Money for nothing”: ho consumato la vhs e mi ha salvato il dvd ufficiale uscito qualche anno fa.
In questa calda e umida serata del 14 luglio all’Arena Civica di Milano ho ritrovato il mio vecchio amico Mark: nel settembre del 1992 al Forum di Assago ho avuto la gioia di vedere gli “ultimi” Dire Straits dal vivo. Quello di questa sera a Milano è tutto un altro concerto: gli anni sono passati e la vena folk di Mark gioca un ruolo importante per tutto il set. Si è circondato di validissimi musicisti e l’uso di flauto, violino, fisarmonica, strumenti a corde acustici ci trasporta rapidamente nel folk anglosassone o, perché no, nel country and western statunitense. Magicamente piazzati all’interno dell'esibizione luccicano però alcuni dei vecchi classici dei Dire Straits: Romeo & Juliet, Sultans of Swing, Far Away ed altri. Ma su tutti svetta TELEGRAPH ROAD, vera e propria suite di più di 13 minuti stupenda nella sua malinconia inizialmente acustica che progressivamente si trasforma in tempesta elettrica grazie al cambio di chitarra di Mark: che dire? Sublime, mi sono sciolto in lacrime!
Curiosamente Mark ha sempre suonato seduto (ordine dei medici ci ha detto) e anche se lui stesso ha ammesso che ciò lo porta a commettere alcuni errori visto che lo schienale interferisce con il suo braccio, la sua tecnica chitarristica sopraffina alla fine prevale su tutto.
Una serata stupenda: Mark ci ha dimostrato emozionandoci ad ogni brano, la sua più che trentennale evoluzione di musicista. E’ riuscito a non rimanere prigioniero dei suoi brani più famosi, cercando sempre nuove vie e nuove sfide: caratteristica dei veri musicisti.
Grazie Mark: “God bless you” e regalaci ancora tanti anni di emozioni.
Per una vita che rimanga sempre un viaggio in musica.
E ora, come al solito, che parli proprio lei, la musica:
Sultans of swing
Romeo and Juliet
Brothers in arms
Integrazione del 18 luglio 2010:
Purtroppo youtube non consente di caricare video più lunghi di 10 minuti e quindi devo spezzare in 2 Telegraph Road, approfittando del cambio di chitarra di Mark, da acustica ad elettrica
Telegraph Road (Part I acoustic)
Telegraph Road (Part II electric)
Integrazione del 5 settembre 2010
Piper to the end
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Ni...
3 settimane fa
non posso che condividere completamente il tuo pensiero .... Ero presente anch'io ieri e sono rimasto estasiato per telegraph road e Piper to the End Sailig to Philadelphia, ma tutto è stato fantastico e Mark è sublime .... unico
RispondiEliminahai ragione: concerto che rimarrà nella memoria come pochi.
RispondiEliminaeccomi! bellissime le tue considerazioni, condivido al 100%. Questo concerto di Milano è stato così emozionante, indimenticabile veramente. Non ti dico i brividi per Telegraph Road, e le prime note di Brothers in Arms con solo la luce blu puntata su Mark... un'atmosfera veramente magica e un artista sublime e unico a incantarci con il suo talento immenso. Mi viene di nuovo la pelle d'oca solo a pensarci... e le prime note di Romeo & Juliet ho cacciato un urlo che la gente intorno a me mi ha guardato malissimo ma che ci posso fare? .. ora sono già in astinenza, riguardo i tuoi video di continuo, li consumerò ahaha. Ora vado subito a ordinare la usb con il live :)
RispondiEliminagrazie!!
RispondiEliminaappena posso (lascio passare qlc giorno per vedere se youtube blocca qualcosa...) carico anche gli altri video (ho ripreso circa un'ora del concerto): telegraph road però è troppo lunga per poterla caricare su youtube: dovrò spezzarla in 2 parti: un vero e proprio delitto!!!
Se mai fosse possibile, la versione milanese di Sultans mi sembra molto meglio di quella padovana...grazie per i tuoi video!
RispondiEliminaio c'ero ^^ first row ^^
RispondiEliminaMark per me è attualmente il miglior chitarrista in circolazione e quella sera c'ero anchio è stato fantastico come due anni prima al forum. Ogni nota che esce dalla sua chitarra mi emoziona. Lo ho visto più loquace rispetto a due anni prima. Sono contento che abbia inserito la data milanese del tour che non era prevista visto che le mie e-mail e quelle di molti altri fans milanesi lo hanno convinto ad inserire questa data nel suo tour massacrante con pochi riposi..ancora una volta Mark ha dimostrato di amare la musica e soprattutto i suoi fans
RispondiEliminaGrazie: concordo con tutto.
RispondiEliminaDue anni fa avevo dovuto vendere i biglietti per il concerto al Forum a causa di impegni di lavoro.
Ti confesso che all'epoca avevo pianto per non essere riuscito a vederlo.
Un artista veramente unico.