Emergency è una libera associazione di persone impegnate nella  cura delle vittime della guerra e della povertà e nella promozione di  una cultura di pace.
Questo impegno nasce da una  frequentazione quotidiana della sofferenza e dalla condivisione di  un’idea: che esiste un’unica e sola umanità.
Il lavoro di  Emergency – che in 16 anni ha curato oltre 4 milioni di persone – è una  pratica di rapporti umani giusti e solidali, ispirati ai principi di  eguaglianza, di qualità delle cure, di gratuità per tutti i feriti e gli  ammalati. 
IL MONDO CHE VOGLIAMO
Crediamo  nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle  opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica,  religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica.
Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per
risolvere  le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Vogliamo un mondo  basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto  reciproco, sul dialogo, su un’equa distribuzione delle risorse.
Vogliamo  un mondo in cui i governi garantiscano l’eguaglianza di base di tutti i  membri della società, il diritto a cure mediche di elevata qualità e  gratuite, il diritto a una istruzione pubblica che sviluppi la persona  umana e ne arricchisca le conoscenze, il diritto a una libera  informazione.
Nel nostro Paese assistiamo invece, da molti  anni, alla progressiva e sistematica demolizione di ogni principio di  convivenza civile. Una gravissima deriva di barbarie è davanti ai nostri  occhi.
In nome delle “alleanze internazionali”, la classe politica italiana ha scelto la guerra e l’aggressione di altri Paesi.
In  nome della “libertà”, la classe politica italiana ha scelto la guerra  contro i propri cittadini costruendo un sistema di privilegi, basato  sull’esclusione e sulla discriminazione, un sistema di arrogante  prevaricazione, di ordinaria corruzione.
In nome della  “sicurezza”, la classe politica italiana ha scelto la guerra contro chi è  venuto in Italia per sopravvivere, incitando all’odio e al razzismo.
È  questa una democrazia? Solo perché include tecniche elettorali di  rappresentatività? Basta che in un Paese si voti perché lo si possa  definire “democratico”?
Noi consideriamo democratico un  sistema politico che lavori per il bene comune privilegiando nel proprio  agire i bisogni dei meno abbienti e dei gruppi sociali più deboli, per  migliorarne le condizioni di vita, perché si possa essere una società di  cittadini.
È questo il mondo che vogliamo. Per noi, per tutti noi. Un mondo di eguaglianza.
EMERGENCY
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