"Fa che tutto sia fuoco dentro di me... davvero... fa che tutto sia fuoco dentro di me" (Litfiba)



mercoledì 12 maggio 2010

Mine vaganti

Il recente David di Donatello a Ennio Fantastichini come miglior attore non protagonista è l'occasione giusta per parlare un po' di Mine Vaganti, il recente film di Ferzan Ozpetek.



Finalmente Ozpetek, pur continuando a trattare il tema dell'omosessualità, si cimenta con i toni della commedia e devo dire che fa pienamente centro.



La storia di Tommaso (interpretato da Riccardo Scamarcio) che torna a Lecce per dire alla famiglia della sua omosessualità, è godibilissima: tutti gli interpreti sono molto bravi, ma su tutti giganteggia Fantastichini.



Questa è brevemente la trama, così come viene riportata su Wikipedia:
Tommaso Cantone risiede a Roma da diverso tempo, dove ha avuto modo di crearsi una sua indipendenza e vive alla luce del sole la propria omosessualità. Dopo parecchio tempo fa ritorno nella sua terra natale, il Salento, dovendo confrontarsi con i borghesi genitori e una società bigotta. I Cantone sono una famiglia numerosa e bizzarra, nota a Lecce come proprietari di un grande pastificio industriale. Tommaso dovrà fronteggiare la soffocante madre Stefania, il padre Vincenzo, deluso dalle scelte di vita del figlio, con la sorella Elena, che aspira ad una vita migliore rispetto a quella di casalinga, e il fratello maggiore Antonio, che il padre vorrebbe affiancasse nella gestione del pastificio. Nel numeroso clan dei Cantone fanno parte anche l'eccentrica zia Luciana e la nonna, imprigionata nel ricordo di un amore perduto. Tra segreti, liti e colpi di scena, il soggiorno in famiglia di Tommaso si protrarrà più del previsto.

E poi, protagonista un po' sonnacchiosa, c'è Lecce: saranno i miei ricordi di quando vi ho fatto il militare, ma la città è veramente magica.

Grazie al film ho conosciuto Nina Zilli, che interpreta “50 mila” bellissima canzone molto anni '60.



Che dire ancora?
Il film mi è piaciuto, è intelligente e divertente e fa comunque riflettere al momento giusto: troppi pregiudizi assurdi possono rendere la vita insopportabile, quando invece la felicità potrebbe avvolgerci!
Bravo Ozpetek!
Per concludere due frasi pronunciate nel film da Ilaria Occhini (che interpreta la nonna di Tommaso e anche lei insignita del David di Donatello come miglior attrice non protagonista):

- Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare.
Sbaglia per conto tuo, sempre.


- Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre

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