Sabato 16 ottobre presso il Salone Estense del Palazzo Comunale di Varese, si è svolta una mattinata contro la violenza. Ho contribuito ad organizzare la manifestazione patrocinata dall'Assessorato Pari Opportunità del Comune di varese.
Nel salone è stato posizionato un particolare allestimento (come potete ben vedere dalle foto seguenti) con un'esposizione di opere della fotografa Karen Berestovoy e dei pittori Mario Tettamanti, Bartolomeo Spanò, Dora Aliverti e Donato Ciceri. Contemporaneamente sotto I portici del Comune è stata allestita una mostra fotografica del fotografo Carlo Meazza dal titolo “La persona Down: progettiamo un futuro adulto”, che ha riscontrato una notevole attenzione da parte della cittadinanza.
La mattinata è iniziata con l'esibizione dell'Orchestra di fiati del liceo “A.Manzoni” di Varese, che ha suonato tre pezzi molto coinvolgenti.
Poi, avvolti dal buio della sala, è stata la volta di un mio video, con cui ho voluto rappresentare la buia barbarie della violenza che ha devastato il nostro mondo. Il finale è però di speranza, pensando ad un futuro migliore...
(Il video è gentilmente pubblicato dal sito di VareseNews, quotidiano on line della provincia di Varese e questo è il link da cui potete anche accedere all'articolo che è stato dedicato alla manifestazione)
(Il video è gentilmente pubblicato dal sito di VareseNews, quotidiano on line della provincia di Varese e questo è il link da cui potete anche accedere all'articolo che è stato dedicato alla manifestazione)
Una volta riaccese le luci La Dott.ssa Nicoletta Zucchi Responsabile dei Servizi Demografici del Comune di Varese, ha preso la parola spiegando il significato delle opere esposte: il buio della violenza e la luce della speranza. Gli stessi percorsi fatti di visi, occhi, mani di donna che si possono calpestare oppure evitare, servono per provocare reazioni diverse in ognuno di noi: subire la violenza o contrastarla opponendoci.
I relatori sono stati introdotti da una presentazione dell'Assessore alle Pari Opportunità e ai Servizi Educativi del Comune di Varese Patrizia Tomassini che ha spiegato come l'intenzione sia stata quella di creare un momento di riflessione sul tema della violenza: Buio e Luce indicano i due aspetti della problematica: non ci sono solo cose brutte e negative ma anche tante occasioni per migliorare. L'impegno deve essere di tutti: non si può e non si deve fare l'abitudine alla violenza ed è importante partire dalle scuole, dall'educazione dei giovani soprattutto con il buon esempio: Famiglia e Scuola giocano un Ruolo essenziale in tutto il processo educativo e formativo del giovane e l’adulto deve dimostrarsi sempre un punto di riferimento “virtuoso” da seguire. I giovani devono rendersi conto che la violenza non deve essere un fatto “normale”, “ordinario”, ma solo una grave e deplorevole anomalia.
L'Assessore Patrizia Tomassini (seconda da sinistra), introduce i relatori |
Sono poi cominciati gli interventi dei relatori.
La Dott.ssa Giovanna Brebbia (Dirigente Medico Chirurgia 1 Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi”) con il suo intervento “La Persona Down, progettiamo un futuro adulto”, ha cercato di esprimere a parole le emozioni scaturite da vari percorsi operativi, tutti volti ad integrare al meglio la persona down nella vita quotidiana, in ciò coadiuvata dalle significative foto scattate da Carlo Meazza ed esposte per tutta la settimana sotto il porticato del Palazzo Estense.
L’Avvocato Sara Maria Rasconà ha esposto lucidamente la sua attività volta a supportare le vittime del sempre più diffuso fenomeno dello stalking, che spesso ultimamente assurge all’attenzione della cronaca. Il fenomeno è stato analizzato in tutti i suoi aspetti pratici e psicologici, fornendo alla platea informazioni su un fenomeno odioso e che solo ora la legge ha deciso di affrontare in maniera adeguata.
Il pubblico presente in sala |
Il Tenente Piera Stornelli (Comandante Nucleo Operativo e radiomobile compagnia Carabinieri di Varese), ben riagganciandosi all’intervento dell’Avvocato Rasconà, ha portato al pubblico la sua esperienza operativa maturata sul campo, in primis in materia di violenza domestica e relazionale sulle donne. Dopo un’introduzione sull’attuale normativa che cerca di contrastare al meglio questi biechi fenomeni, è passata ad analizzare un caso operativo concreto riguardante un arresto in flagranza di reato di STALKING di cittadino di origini tunisine. L’analisi è stata molto accurata e partendo dal racconto del caso pratico è stata spiegata l’efficacia della nuova legislazione.
La mattinata si è conclusa con Eugenia Trotti (ricercatore di psicologia clinica presso l’Università degli Studi dell’Insubria) che ha intitolato il suo intervento: “Riflessioni Psicologiche sulla Violenza”. Il fenomeno violenza è stato sviscerato in tutte le sue componenti: origini, cause, dinamiche, effetti, artefici e vittime. Poi è stata fatta una disamina sul fatto che l’aumento della violenza sia un dato reale o solo un artificio mediatico, proponendo alla fine soluzioni che non possono essere certo considerate definitive, ma che possono aiutarci a sconfiggere le violenze della vita quotidiana.
Il tavolo con i relatori. Da sinistra: Eugenia Trotti, Patrizia Tomassini, Giovanna Brebbia, Sara Maria Rasconà e Piera Stornelli. |
Sono stato molto soddisfatto di partecipare attivamente alla realizzazione di questa mattinata: spero che nel pubblico presente sia attecchita quella scintilla di speranza che tutti noi organizzatori, artisti e relatori abbiamo cercato di accendere con il nostro lavoro.
Avrei voluto concludere con il video realizzato con le foto di Karen Berestovoy e con le immagini dei quadri dei pittori che hanno accettato di esporre le loro opere durante la mattinata, ma il link sul sito di VareseNews non è più attivo (io lo segnalo comunque lo stesso, eccolo qui) quindi concludo con una mia foto scattata durante la proiezione del mio video.